PRK

Una soluzione sicura, affidabile ed universalmente riconosciuta per la correzione dei difetti visivi. È una tecnica consolidata che rappresenta ancora oggi un’ottima soluzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser.

Una soluzione sicura ed affidabile per la correzione dei difetti visivi

La PRK (Photo-Refractive Keratectomy), da oltre 30 anni tecnica consolidata e la prima ad essere stata approvata in America dall’FDA, rappresenta ancora oggi una grande opzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser più all’avanguardia (ReLEx SMILE, FemtoLASIK).
La PRK è una tecnica efficace che si avvale dell’uso del laser ad eccimeri per rimodellare la curvatura della cornea e correggere il disturbo visivo. Viene eseguita rimuovendo l’epitelio (parte superficiale della cornea) ed applicando un unico laser sulla parte anteriore della cornea per modificare la sua curvatura.

La PRK è una tecnica di precisione straordinaria di grande stabilità e riproducibilità.

La tecnica PRK

La PRK è indicata per miopia, astigmatismo ed ipermetropia lieve ed è adatta per pazienti con cornee sottili o che presentano particolari anomalie corneali. Il Dr Angelo Appiotti, con oltre 30 anni di esperienza, all’avanguardia nel trattamento laser dei disturbi visivi per pazienti e sportivi professionisti rappresenta lo stato dell’arte in campo europeo della chirurgia refrattiva. È uno dei maggiori chirurghi esperti della tecnica PRK con oltre 10.000 occhi trattati.

Le fasi della tecnica PRK

Fase 1 Preparazione

Alcune gocce di collirio anestetico vengono instillate per disinfettare la regione oculare prima che il paziente sia posizionato sotto al laser ad eccimeri.

Fase 2 Asportazione

L’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) viene asportato mediante una micro spazzola.

Fase 3 Correzione del difetto visivo

Il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile secondo il difetto visivo.

Fase 4 Applicazione lente di protezione

Sulla cornea rimodellata viene applicata una lente a contatto protettiva terapeutica per favorire la ricrescita epiteliale.

Chi è il candidato ideale?

Il candidato ideale per la tecnica laser PRK è un individuo sano con aspettative realistiche dei risultati.

  • età maggiore di 18 anni
  • errore di rifrazione stabile da oltre un anno e miopia fino a -10 diottrie a seconda dello spessore corneale, astigmatismo miopico ed ipermetropico fino a 2-3 diottrie ed ipermetropia fino al max. 2 diottrie
  • assenza di secchezza oculare moderata-grave, irregolarità oculari, cataratta, allergie, malattie degenerative e autoimmuni
  • assenza di malattie oculari (occhio secco, glaucoma, cheratocono) e malattie sistemiche

I vantaggi PRK

  • tecnica più agevole per il chirurgo
  • tecnica meno “stressante” per il paziente

Recupero visivo

L’epitelio ricresce e ricopre l’abrasione corneale in 3-4 giorni durante i quali l’occhio deve rimanere protetto da una particolare lente a contatto morbida per agevolare la prima fase di guarigione. Il ripristino di buona visione avviene in 2-3 giorni fino alla rimozione delle lenti a contatto protettive.
La rigenerazione della cornea è tuttavia piuttosto dolorosa ed irritante, anche se questo processo di guarigione, che prosegue per mesi dopo l’intervento chirurgico, è indicativo di un’operazione di successo. La riepitelizzazione finale dipende soprattutto dalla singola cicatrizzazione e dalla reazione biologica, che viene gradualmente controllata dal medico chirurgo che ha effettuato l’intervento.
Il paziente durante questo periodo può avvertire anche una sensazione di corpo estraneo e fotofobia, disagi che tendono a diminuire progressivamente.
La PRK come le altre metodiche deve essere effettuata in contemporanea nei due occhi al fine di ridurre il dolore ed il tempo di recupero visivo e sociale.

Possibili rischi e complicanze PRK

La PRK gode di un eccellente profilo di sicurezza e le complicazioni si verificano in meno del 5% dei casi. Come in tutte le procedure di chirurgia laser, infatti, esiste il rischio che possano insorgere degli effetti collaterali temporanei o permanenti, raramente gravi, come la cheratocongiuntivite secca, erosioni od episodi di fotofobia che nella maggior parte dei casi, regrediscono entro 6 mesi dopo l’intervento. Un altro fenomeno in diminuzione con l’introduzione di laser di ultima generazione è l’opacità corneale anomala (haze) che può manifestarsi dagli 8 ai 12 mesi dopo l’intervento. Tale situazione può essere risolta mediante terapia cortisonica per via topica (collirio) o nei casi più ostinati mediante una tecnica laser denominata PTK.

Prenota una visita per PRK

Il Dottor Appiotti opera in cliniche di eccellenza chirurgica Vista Vision di Milano e Verona. Se vuoi prenotare una visita per valutare la tua idoneità al trattamento laser del tuo disturbo visivo contatta il numero verde o via e-mail

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