ReLEx SMILE: l’alternativa indolore per la miopia ed astigmatismo elevati

Più volte in questo blog abbiamo trattato della nuova tecnica innovativa ReLEx SMILE, descrivendone spesso i benefici e vantaggi sia in assoluto che rispetto ad altre tecniche di chirurgia refrattiva.

Spesso e volentieri noi medici dimentichiamo quanto dettagli e riflessioni di natura specialistica se pur di interesse a livello teorico possano essere meno tangibili per un paziente che è più interessato al lato pratico del discorso.

Perché dovrei scegliere una nuova tecnica chirurgica rispetto ad altre pre-esistenti?

Per cercare di rispondere in modo pragmatico a questa domanda voglio farvi un esempio reale di una situazione in cui la SMILE si è rivelata la tecnica vincente.

Recentemente sono stato contattato da una famosissima Pilates trainer di Verona, Mirta V, che cercava una soluzione alle problematiche di natura refrattiva di cui era affetta.

La professionista sportiva presentava infatti una miopia importante associata ad elevato grado di astigmatismo ed era parzialmente ambliope (occhio pigro) in un occhio.

Per quanto in passato fosse riuscita a convivere con i suoi difetti refrattivi, grazie alla sua tenacia, negli ultimi anni aveva sviluppato un’intolleranza alle lenti a contatto rigide che le provocavano dolori e fastidi continui oltre ad essere poco compatibili con la pratica di attività motoria in quanto tendevano ad uscire dagli occhi. Dopo un passaggio di breve durata alle lenti toriche morbide la paziente aveva sviluppato una serie di infezioni ed infiammazioni tali da rendere i suoi occhi intolleranti a tutto.

Oltretutto a causa dell’elevato difetto refrattivo ( 10 diottrie di miopia associate a 3 diottrie di astigmatismo il suo visus era (con l’uso di lenti) rispettivamente di 9/10 nell’occhio destro e di 8/10 in quello sinistro.

Mirta stanca di questa situazione e di una dipendenza non confortevole da lenti a contatto decide di valutare la chirurgia refrattiva decisa a trovare una soluzione che le consentisse di eliminare i suoi difetti di miopia ed astigmatismo elevato con una ripresa più veloce possibile e magari indolore per tornare alla sua attività di sportiva.

In passato di fronte ad un difetto simile l’unica soluzione era rappresentata dalla PRK e dall’ impianto di lenti fachiche; con un difetto di 8 diottrie di miopia in ambedue gli occhi e rispettivamente 2 diottrie di astigmatismo nell’occhio destro e 3,50 diottrie nell’occhio sinistro infatti la FemtoLASIK (la tecnica di riferimento prima dell’introduzione della SMILE) era impossibile.

Perché non la PRK allora?

La PRK è una tecnica che ha assolutamente una sua validità in quanto è piuttosto ecclettica. Permette, infatti, di trattare anche i grandi vizi di rifrazione ma con un rischio molto elevato di haze (cattiva cicatrizzazione) della cornea per l’effetto termico del laser su difetti molto alti.

Inoltre dopo aver completato l’intervento è indispensabile applicare delle lenti protettive per 5-6 giorni affinché l’epitelio (la zona più superficiale della cornea) si riformi. Oltre a inevitabilmente prolungare il tempo di recupero post-intervento, questa tecnica ha un altro importante limite; è piuttosto dolorosa nei primi 2-3 giorni.

Detto ciò è innegabile affermare che ci sono determinate situazioni in cui tale tecnica è insostituibile, ed io stesso quando non vi sono alternative l’adopero, ma è proprio questo il punto, la presenza di alternative oggi c’è.

Per quanto riguarda l’impianto di lenti fachiche a mio avviso hanno un’efficacia sicuramente alta, ma andrebbero prese in considerazione solo in casi di miopia elevatissima o quando a causa dell’anatomia corneale è impossibile andare ad intervenire sulla cornea. L’intervento di impianto infatti è un intervento invasivo che comporta di conseguenza un rischio operatorio più alto a cui non sottoporrei nessun paziente a meno che non fosse strettamente necessario.

L’alternativa però esiste ed è rappresentata dalla SMILE.

Grazie a questa tecnica è possibile andare a trattare i difetti refrattivi su cui prima era possibile operare solo con la PRK. Nel caso precedentemente citato per esempio la paziente aveva delle esigenze lavorative per cui il recupero in tempi brevi era fondamentale. Non era pensabile dover abbandonare l’attività per un tempo prolungato ed allo stesso tempo evitare alla paziente di doversi sottoporre ad un intervento più doloroso del necessario.

Mirta V. è stata operata da me il 03 settembre con l’uso della tecnica ReLEx SMILE. L’intervento è stato un successo completo con una correzione totale della miopia ed astigmatismo. Mirta già dopo il primo controllo a tre giorni dall’intervento aveva un visus naturale binoculare (ossia senza uso di lenti) di 16/10 La ripresa della sua attività è stata immediata e senza disagi.

Oggi l’alternativa esiste e si chiama ReLEx SMILE per quei difetti refrattivi che fino ad adesso erano trattabili solo con tecniche invasive e dolorose.

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