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PRK XTRA

Chirurgia refrattiva

decorazione intervento

Il protocollo
PRK XTRA

Raggruppa 1302

Come funziona
la fase XTRA

decorazione correzione astigmatismo
Le fasi dell’intervento
PRK XTRA

1.Preparazione

Alcune gocce di collirio anestetico vengono instillate per addormentare la superficie corneale prima che il paziente sia posizionato sotto al laser ad eccimeri.

2.Asportazione

L’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) viene asportato mediante una micro spazzola.

3.Correzione del difetto visivo

Il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile secondo il difetto visivo.

4.Fase XTRA

Alla fine dell’intervento, la riboflavina viene instillata goccia a goccia sulla cornea per un tempo determinato. Successivamente, la sostanza viene risciacquata e la cornea viene esposta, per un intervallo prestabilito, all’azione dei raggi ultravioletti.

5.Applicazione lente di protezione

Sulla cornea rimodellata viene applicata una lente a contatto protettiva terapeutica per favorire la ricrescita epiteliale.

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La mia esperienza
chirurgica

I vantaggi della PRK XTRA

● Indicata per pazienti con cornea sottile o irregolare.
● Procedura consolidata.
● Tecnica più agevole per il chirurgo e meno “stressante” per il paziente.
● Maggiore stabilità refrattiva nel tempo.

Per quali difetti visivi è indicata

● Miopia fino a -7- 8 diottrie (in base allo spessore corneale).
● Astigmatismo miopico o ipermetropico fino a 2–3 diottrie.
● Ipermetropia fino a +2 diottrie.

Criteri di idoneità

● Età: > 18 anni.
● Difetto stabile da almeno 12 mesi.
● Buono stato di salute generale.
● Assenza di condizioni che possano compromettere la guarigione o la stabilità dell’intervento, come occhio secco grave, cheratocono, glaucoma, malattie autoimmuni o degenerative, e gravidanza in corso.

Possibili complicanze

La PRK XTRA ha un eccellente profilo di sicurezza.
Le complicanze sono rare (meno del 5% dei casi) e generalmente temporanee:
 
● fotofobia, erosioni o secchezza oculare regrediscono entro 6 mesi
● L’opacità corneale (haze) è oggi sempre più rara grazie all’utilizzo di laser di ultima generazione. Quando si manifesta (solitamente tra gli 8 e i 12 mesi dopo l’intervento), può essere trattata con colliri cortisonici; nei casi più resistenti, si ricorre a una procedura laser specifica chiamata PTK (Photo Therapeutic Keratectomy).

Prima e dopo

Domande
frequenti

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La PRK è dolorosa?

, è normale avvertire fastidio o bruciore nei primi 2-3 giorni dopo l’intervento.
Questo è legato al processo di rigenerazione dell’epitelio corneale, che può essere più o meno intenso a seconda della sensibilità individuale.
Il disagio tende a regredire in pochi giorni e può essere gestito con colliri, farmaci e lenti protettive. La riepitelizzazione completa e la risposta biologica variano da paziente a paziente, ma sono monitorate attentamente dal chirurgo per garantire una guarigione ottimale.

Quanto dura l’intervento?

Circa 15–20 minuti per entrambi gli occhi, inclusa la fase XTRA.

Vedrò subito?

Il ripristino di buona visione avviene in 2-3 giorni fino alla rimozione delle lenti a contatto terapeutiche che avviene dopo 5-7 giorni,  ma la visione continua a stabilizzarsi nei mesi successivi.

È una tecnica definitiva?

Si, se il difetto è stabile e la procedura è ben condotta, il risultato è duraturo. Come tutte le tecniche, non previene i cambiamenti legati all’età.

Dopo quanto tempo posso ritornare alla mia vita normale?

Dopo 3 giorni per attività quotidiane leggere. Dopo 7–10 giorni per lavoro, guida e sport non a rischio, su indicazione medica.

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