Correzione precisa anche in casi borderline, con rinforzo della cornea.

PRK XTRA
Chirurgia refrattiva
La PRK (Photo Refractive Keratectomy) è la tecnica laser più longeva e consolidata nella chirurgia refrattiva.
Approvata dall’FDA oltre 30 anni fa, è ancora oggi una soluzione efficace e sicura per correggere miopia, astigmatismo e ipermetropia lieve, soprattutto quando il paziente non è idoneo ad altre tecniche come la ReLEx SMILE o la FemtoLASIK (per esempio, in presenza di cornee sottili o irregolari). La PRK si basa sull’azione del laser ad eccimeri che modella la cornea una volta rimosso lo strato più superficiale (epitelio).
È una tecnica estremamente precisa, stabile e riproducibile.
Il protocollo
PRK XTRA
Utilizzo questo approccio quando la struttura corneale è al limite, per aumentare la sicurezza e la stabilità refrattiva nel tempo.
La procedura abbina la PRK a un Cross-Linking customizzato che rafforza la cornea in profondità grazie alla combinazione di riboflavina (vitamina B2) e raggi UVA a basso dosaggio. Questo trattamento aumenta la resistenza meccanica del tessuto e riduce il rischio di indebolimenti futuri che ne provocano l’assottigliamento e la deformazione (ectasia).
Come funziona
la fase XTRA
Dopo il laser, la cornea viene trattata con riboflavina (vitamina B2) e quindi esposta a raggi UVA a bassa intensità. Questo processo stimola la formazione di nuovi legami molecolari, rendendo la cornea più resistente e migliorando la stabilità refrattiva nel tempo.
PRK XTRA
PRK XTRA
1.Preparazione
Alcune gocce di collirio anestetico vengono instillate per addormentare la superficie corneale prima che il paziente sia posizionato sotto al laser ad eccimeri.
2.Asportazione
L’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) viene asportato mediante una micro spazzola.
3.Correzione del difetto visivo
Il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile secondo il difetto visivo.
4.Fase XTRA
Alla fine dell’intervento, la riboflavina viene instillata goccia a goccia sulla cornea per un tempo determinato. Successivamente, la sostanza viene risciacquata e la cornea viene esposta, per un intervallo prestabilito, all’azione dei raggi ultravioletti.
5.Applicazione lente di protezione
Sulla cornea rimodellata viene applicata una lente a contatto protettiva terapeutica per favorire la ricrescita epiteliale.

La mia esperienza
chirurgica
La PRK è una delle tecniche che applico da più tempo, con migliaia di occhi trattati.
Mi ha permesso di affrontare con efficacia anche situazioni complesse, come quelle in cui la cornea era troppo sottile, irregolare o biomeccanicamente fragile per tecniche più recenti. Sono i cosiddetti casi borderline, in cui un approccio standard può non essere sufficiente a garantire sicurezza e stabilità visiva. In questi contesti, l’integrazione sistematica del protocollo PRK XTRA consente di potenziare la resistenza strutturale della cornea, rendendo la tecnica non solo praticabile, ma anche sicura e duratura.
I vantaggi della PRK XTRA
● Indicata per pazienti con cornea sottile o irregolare.
● Procedura consolidata.
● Tecnica più agevole per il chirurgo e meno “stressante” per il paziente.
● Maggiore stabilità refrattiva nel tempo.
Per quali difetti visivi è indicata
● Miopia fino a -7- 8 diottrie (in base allo spessore corneale).
● Astigmatismo miopico o ipermetropico fino a 2–3 diottrie.
● Ipermetropia fino a +2 diottrie.
Criteri di idoneità
● Età: > 18 anni.
● Difetto stabile da almeno 12 mesi.
● Buono stato di salute generale.
● Assenza di condizioni che possano compromettere la guarigione o la stabilità dell’intervento, come occhio secco grave, cheratocono, glaucoma, malattie autoimmuni o degenerative, e gravidanza in corso.
Possibili complicanze
La PRK XTRA ha un eccellente profilo di sicurezza.
Le complicanze sono rare (meno del 5% dei casi) e generalmente temporanee:
● fotofobia, erosioni o secchezza oculare regrediscono entro 6 mesi
● L’opacità corneale (haze) è oggi sempre più rara grazie all’utilizzo di laser di ultima generazione. Quando si manifesta (solitamente tra gli 8 e i 12 mesi dopo l’intervento), può essere trattata con colliri cortisonici; nei casi più resistenti, si ricorre a una procedura laser specifica chiamata PTK (Photo Therapeutic Keratectomy).
Prima e dopo
I risultati della PRK, occhio per occhio
In questa sezione troverai alcuni casi reali trattati con tecnica PRK tradizionale o XTRA, selezionati per mostrare l’efficacia e la stabilità dei risultati nel tempo. Ogni caso è documentato con immagini pre e post-operatorie e include una breve descrizione del difetto visivo corretto. Condivido questi risultati per offrire uno sguardo trasparente sul percorso che i miei pazienti affrontano e sugli esiti che è possibile ottenere con un approccio preciso, sicuro e personalizzato.
FAQ
Domande
frequenti
Prima di un intervento di chirurgia refrattiva è normale avere dubbi.
Qui rispondo alle domande che ricevo più spesso dai pazienti: da chi si chiede se è idoneo, a chi vuole capire tempi di recupero, rischi o risultati attesi.
La PRK è dolorosa?
Sì, è normale avvertire fastidio o bruciore nei primi 2-3 giorni dopo l’intervento.
Questo è legato al processo di rigenerazione dell’epitelio corneale, che può essere più o meno intenso a seconda della sensibilità individuale.
Il disagio tende a regredire in pochi giorni e può essere gestito con colliri, farmaci e lenti protettive. La riepitelizzazione completa e la risposta biologica variano da paziente a paziente, ma sono monitorate attentamente dal chirurgo per garantire una guarigione ottimale.
Quanto dura l’intervento?
Circa 15–20 minuti per entrambi gli occhi, inclusa la fase XTRA.
Vedrò subito?
Il ripristino di buona visione avviene in 2-3 giorni fino alla rimozione delle lenti a contatto terapeutiche che avviene dopo 5-7 giorni, ma la visione continua a stabilizzarsi nei mesi successivi.
È una tecnica definitiva?
Si, se il difetto è stabile e la procedura è ben condotta, il risultato è duraturo. Come tutte le tecniche, non previene i cambiamenti legati all’età.
Dopo quanto tempo posso ritornare alla mia vita normale?
Dopo 3 giorni per attività quotidiane leggere. Dopo 7–10 giorni per lavoro, guida e sport non a rischio, su indicazione medica.
Un colloquio per capire se e come intervenire.
Visito e opero in cliniche di eccellenza a Milano e Verona.
Durante la prima visita eseguirò un’analisi dettagliata della tua situazione visiva, con esami strumentali specifici, un confronto clinico diretto e, se indicato, una proposta di trattamento personalizzata.
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