La chirurgia refrattiva come risposta per superare i concorsi pubblici

Nella storia della chirurgia il caldo ed il sole hanno sempre rappresentato un fattore di rischio per una corretta guarigione delle ferite chirurgiche. Questo ha fatto si che, nell’immaginario collettivo, si sia creata un’associazione tra l’estate e l’impossibilità di sottoporsi ad un intervento. Tuttavia i rischi e le complicanze oggi si sono ridotte grazie a procedure e protocolli che permettono di ottenere ottimi risultati a prescindere dal fattore ambientale e questo vale per gran parte delle specialità chirurgiche tra cui la chirurgia refrattiva.
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Nel mio blog ho spesso parlato dei vari motivi per cui migliorare la propria vista porta ad un effettivo miglioramento della propria vita, e come la chirurgia refrattiva sia la risposta di elezione per gli atleti professionisti perché ne migliora la capacità sportiva influendo in maniera sensibile sul risultato.

In questo blog vorrei affrontare i casi in cui la chirurgia refrattiva non è più una semplice scelta, ma diventa una vera e propria necessità per ottenere i risultati che ci siamo prefissati. Mi riferisco al mondo dei concorsi pubblici e nello specifico quelli per accedere alle forze dell’ordine e militari che presentano dei requisiti visivi ben specifici.
Di seguito sono elencati i concorsi principali con i requisiti visivi minimi richiesti ed il massimo di correzioni dei vizi refrattivi consentito tramite l’uso di lenti:

Polizia Di Stato

I requisiti visivi per l’accesso ai concorsi di polizia di stato variano a seconda del ruolo (es. tecnico) e del grado (es. agente, ispettore o commissario). Ad esempio per l’ammissione al concorso per l’accesso al ruolo degli agenti ed assistenti, il bando recita che il “visus naturale non deve essere inferiore a 12/10 complessivi quale somma del visus dei due occhi, con non meno di 5/10 nell’occhio che vede di meno ed un visus corretto a 10/10 per ciascun occhio per una correzione massima complessiva di una diottria quale somma dei singoli vizi di rifrazione.” che equivale a dire che è necessario avere un minimo di 6/10 su entrambi gli occhi o 7/10 su uno e 5/10 sull’altro affinché la somma sia di 12/10.

Accademia dei carabinieri

“Acutezza visiva uguale o superiore a complessivi 16/10 e non inferiore a 7/10 nell’occhio che vede meno, raggiungibile con correzione non superiore alle 4 diottrie per la sola miopia, anche in un solo occhio, e non superiore a 3 diottrie, anche in un solo occhio, per gli altri vizi di refrazione” che indica che bisogna avere almeno 8/10 per entrambi gli occhi o 9/10 su uno e 7/10 sull’altro affinché la somma sia 16/10.

Accademia della guardia di finanza

“Visus uguale o superiore a complessivi 16/10 e non inferiore a 7/10 nell’occhio che vede meno, raggiungibile con correzione non superiore alle tre diottrie anche in un solo occhio”. Requisiti simili all’accademia dei carabinieri.

Vigili del fuoco

“Visus naturale uguale o superiore a complessivi 14/10 e non inferiore a 6/10 nell’occhio che vede meno, non è ammessa la correzione con lenti.” Qui si introduce un nuovo requisito, infatti non è ammessa la correzione tramite lenti in virtù delle condizioni ambientali con cui devono interagire i vigili del fuoco.

Accademia della Marina Militare

“Visus corretto 10/10 in ciascun occhio, dopo aver corretto con lenti ben tollerate il vizio di rifrazione che non dovrà superare 1,75 diottrie per la miopia, 2 diottrie per l’ipermetropia, 0,75 diottrie per l’astigmatismo di qualsiasi segno e asse. La correzione totale non dovrà comunque superare 1,75 diottrie per l’astigmatismo miopico composto e 2 diottrie per l’astigmatismo ipermetropico composto” Qui è necessario avere un visus naturale (quindi senza uso di lenti) di 8.25/10 per occhio in caso di astigmatismo miopico o 8/10 in caso di astigmatismo ipermetropico composto.

Accademia dell’esercito

“Visus corretto non inferiore a 16/10 complessivi con lenti frontali ben tollerate (da portare al seguito) e non inferiore a 7/10 nell’occhio che vede di meno, raggiungibile con correzione non superiore alle tre diottrie anche in un solo occhio.” Qui il difetto visivo non deve essere superiore a 8/10 per occhio o 9/10 su uno e 7/10 sull’altro, inoltre se fosse necessario l’uso di lenti esse devono essere ben tollerate e sempre a disposizione del portatore.

Polizia penitenziaria

“Visus uguale o superiore a complessivi 12/10 e non inferiore a 5/10 nell’occhio che vede meno, raggiungibile con correzione non superiore alle tre diottrie anche in un solo occhio”. Qui i parametri richiedono un visus minimo di 6/10 in entrambi gli occhi o di 7/10 in uno e 5/10 nell’altro.
Leggendo i bandi è piuttosto facile fare confusione, infatti bisogna ricordare che mentre è possibile accedere a questi concorsi con una vista non perfetta i limiti sull’utilizzo di mezzi di correzione sono piuttosto restrittivi cosi che effettivamente è facile risultare non idoneo a questi concorsi.

Bisogna farsi scoraggiare però? Assolutamente no! Se il vostro scopo è diventare una delle figure professionali indicate non dovete scoraggiarvi e rinunciare al vostro sogno.

Grazie alla chirurgia refrattiva è possibile non solo ottenere una vista sufficiente per accedere a questi concorsi, ma tale da portare ad un miglioramento totale della propria qualità di vita.
La chirurgia refrattiva è una branca chirurgica in continua evoluzione che porta a risultati sicuri, basti pensare all’introduzione della ReLEx Smile, tecnica innovativa di cui ho parlato ampiamente nel mio blog che negli USA è già stata adottata come tecnica di riferimento per la Marina militare statunitense e per la NASA.

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