Luce blu

Nella storia della chirurgia il caldo ed il sole hanno sempre rappresentato un fattore di rischio per una corretta guarigione delle ferite chirurgiche. Questo ha fatto si che, nell’immaginario collettivo, si sia creata un’associazione tra l’estate e l’impossibilità di sottoporsi ad un intervento. Tuttavia i rischi e le complicanze oggi si sono ridotte grazie a procedure e protocolli che permettono di ottenere ottimi risultati a prescindere dal fattore ambientale e questo vale per gran parte delle specialità chirurgiche tra cui la chirurgia refrattiva.
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Ricevo spesso domande sui potenziali effetti dannosi della luce blu sulla salute dei nostri occhi. Questa forma di luce, emessa in particolare dagli schermi di smartphone, tablet e computer, è infatti sempre più presente nella nostra vita quotidiana. È quindi importante comprenderne i rischi e adottare le giuste precauzioni per preservare la nostra vista a lungo termine.

Cos’è la luce blu?

Per capire cos’è la luce blu bisogna prima sapere che la luce in generale è composta da un insieme di diverse lunghezze d’onda (o colori). L’occhio umano riesce a vedere le lunghezze d’onda comprese tra 380 e 780 nanometri, cioè tra il blu e il rosso. La componente della luce tra 380 e 500 nm è detta anche luce visibile ad alta energia (HEV) o più comunemente luce blu.
Questo tipo di luce ha un ruolo nel benessere delle persone ma in dosi eccessive può essere dannosa ed è ritenuta una delle possibili cause di fotoretinite.

È importante ricordare che la luce blu è diversa dai raggi UV, che invece fanno parte dello spettro non visibile, e da cui siamo già abituati a proteggerci con occhiali da sole e creme solari.

Quali effetti ha la luce blu sull’organismo

La maggior parte di questa radiazione ad alta energia non viene filtrata quando attraversa l’occhio e può penetrare in profondità raggiungendo la retina.
Sebbene in piccole dosi la luce blu sia necessaria per mantenere un ritmo circadiano sano, un’esposizione eccessiva può avere effetti negativi sulla salute oculare.

Effetti positivi della luce blu

Oltre ad essere parte integrante dei colori con cui siamo abituati a vedere il mondo, la luce blu ha degli effetti biologici importanti sul nostro corpo.

  • Regola il ritmo circadiano: la luce blu aiuta a regolare il nostro orologio biologico, segnalando al corpo quando è il momento di essere svegli e attivi o quando invece è tempo di rilassarsi e riposarsi. Questa regolazione è fondamentale per mantenere un ciclo sonno-veglia sano.
  • Migliora l’umore: l’esposizione alla luce blu naturale può stimolare la produzione di serotonina e cortisolo, ormoni associati a uno stato d’animo positivo e alla riduzione dello stress.
  • Aumenta l’attenzione: alcuni studi hanno mostrato come la luce blu migliori la concentrazione e la capacità di rimanere svegli e attenti durante il giorno.

Effetti negativi della luce blu

L’esposizione prolungata alla luce blu può tuttavia causare alcuni problemi.
• Affaticamento oculare e secchezza degli occhi: la luce blu può affaticare i muscoli oculari e ridurre l’ammiccamento, portando a secchezza e irritazione.
 Danni alla vista: la luce blu ad alta energia può provocare un’infiammazione della congiuntiva e della cornea, causare danni al cristallino (come ad esempio la cataratta) e alla retina (degenerazione maculare).
• Disturbi del sonno: la luce blu può ridurre la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, rendendo più difficile addormentarsi.

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