Un equilibrio visivo personalizzato per la presbiopia.
Monovisione
Chirurgia refrattiva
La Monovisione è una tecnica di chirurgia refrattiva indicata per correggere la presbiopia in modo funzionale e mirato.
A differenza di altre soluzioni multifocali, questa tecnica sfrutta la differenza naturale tra occhio dominante e occhio non dominante per ottenere una visione complessiva efficace, senza ricorrere agli occhiali da lettura.
Con la Monovisione:
- si corregge l’occhio dominante per vedere nitidamente da lontano
- si induce una lieve miopia nell’occhio non dominante, per favorire la visione da vicino.
Il cervello impara a fondere le due immagini e selezionare in modo spontaneo quella più adatta alla distanza.
Può essere ottenuta con tutte le principali tecniche laser: ReLEx SMILE, FemtoLASIK, PRK, scelte in base alle caratteristiche della cornea e del difetto visivo.
L’intervento è ambulatoriale, dura pochi secondi per occhio e si esegue in anestesia topica (collirio). La ripresa è rapida; l’adattamento neuro-visivo completo richiede in media da 1 a 3 mesi, periodo in cui il cervello impara a integrare le immagini dei due occhi.
Come per ogni procedura refrattiva, è fondamentale valutare con attenzione l’idoneità del paziente attraverso esami strumentali approfonditi e simulazioni visive pre-operatorie con lenti a contatto specifiche.
Monovisione
1.Scelta della tecnica laser
La Monovisione può essere ottenuta con tutte le principali tecniche di chirurgia refrattiva: ReLEx SMILE, FemtoLASIK e PRK. In questa fase si definisce quale laser utilizzare in base alle caratteristiche dei tuoi occhi e al difetto visivo di partenza, così da impostare il trattamento più adatto.
2.Preparazione e anestesia
Prima del trattamento vero e proprio, l’occhio viene preparato con l’instillazione di colliri anestetici. Si tratta di un’anestesia topica, che permette di svolgere l’intervento in modo ambulatoriale, mantenendoti sveglio e collaborante, ma senza dolore.
3.Trattamento ambulatoriale
Il trattamento laser dura pochi secondi per occhio. La procedura è rapida e mirata: si interviene sull’occhio dominante per la visione da lontano e sull’occhio non dominante per favorire la visione da vicino, secondo il progetto di Monovisione definito in precedenza.
4.Recupero e adattamento neuro-visivo
Dopo l’intervento inizia la fase di recupero e adattamento neuro-visivo. Il cervello impara progressivamente a integrare le informazioni provenienti dai due occhi e a selezionare in modo spontaneo l’immagine più utile a seconda della distanza. Questo processo richiede in genere da 1 a 3 mesi, periodo in cui la qualità visiva tende a stabilizzarsi.
La mia esperienza
chirurgica
Ho adottato la Monovisione per numerosi pazienti con presbiopia, spesso ancora attivi professionalmente o sportivamente. Questa tecnica offre una valida alternativa agli occhiali da lettura, specialmente nei presbiti giovani, che desiderano una soluzione definitiva e funzionale. La selezione accurata del paziente e la simulazione pre-operatoria sono fondamentali per garantire un adattamento efficace e risultati soddisfacenti.
I vantaggi della Monovisione
● Trattamento personalizzato della presbiopia.
● Utilizzo delle tecniche laser più evolute.
● Nessun impianto intraoculare.
● Recupero visivo funzionale da lontano e da vicino.
● Possibilità di simulazione prima dell’intervento.
● Riduzione o eliminazione degli occhiali da lettura.
Per quali difetti visivi è indicata
● Presbiopia, anche isolata.
● Presbiopia associata a miopia o ipermetropia.
Criteri di idoneità
● Età: > 45 anni.
● Stabilità refrattiva negli ultimi 12 mesi.
● Buona visione monoculare in entrambi gli occhi.
● Assenza di patologie oculari degenerative.
● Disponibilità ad affrontare un periodo di adattamento.
Possibili complicanze
Il principale effetto collaterale è la possibile difficoltà iniziale di adattamento, soprattutto in attività visive complesse (guida notturna, lettura prolungata). Nella maggior parte dei casi, il cervello si adatta progressivamente alla nuova condizione visiva entro 1–3 mesi. In pazienti ben selezionati, il tasso di soddisfazione è molto alto.
FAQ
Domande
frequenti
Prima di un intervento di chirurgia refrattiva è normale avere dubbi.
Qui rispondo alle domande che ricevo più spesso dai pazienti: da chi si chiede se è idoneo, a chi vuole capire tempi di recupero, rischi o risultati attesi.
La Monovisione è dolorosa?
No, l’intervento non è doloroso e viene eseguito in anestesia con colliri.
Il confort post-operatorio può variare a seconda della tecnica utilizzata: la ReLEx SMILE, ad esempio, è minimamente invasiva, mentre la PRK può comportare un lieve fastidio nei giorni successivi.
Quanto dura l’intervento?
La procedura richiede da 10 a 20 minuti per occhio, in base alla tecnica laser utilizzata. È un intervento ambulatoriale, eseguito in day surgery, e non richiede ricovero.
Posso sapere in anticipo come sarà la visione?
Si, prima dell’intervento è possibile simulare l’effetto della Monovisione con lenti a contatto specifiche, per capire se il cervello riesce a gestire la differenza tra i due occhi.
Questa fase è fondamentale per decidere se sei un buon candidato.
È una tecnica definitiva?
Si, se il difetto visivo è stabile e il paziente è idoneo. Tuttavia, la Monovisione non ferma l’evoluzione naturale dell’occhio (es. invecchiamento cristallino o comparsa di cataratta).
Quanto tempo serve per abituarsi?
L’adattamento varia da persona a persona, ma generalmente avviene entro 1–3 mesi.
È possibile guidare dopo un intervento di Monovisione?
Sì, la maggior parte dei pazienti guida regolarmente dopo il periodo di adattamento. In fase iniziale può essere utile valutare insieme la qualità visiva in condizioni dinamiche e di scarsa illuminazione.
Un colloquio per capire se e come intervenire.
Visito e opero in cliniche di eccellenza a Milano e Verona.
Durante la prima visita eseguirò un’analisi dettagliata della tua situazione visiva, con esami strumentali specifici, un confronto clinico diretto e, se indicato, una proposta di trattamento personalizzata.
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