Perché ho scelto la ReLEx SMILE
L’esperienza di un noto medico chirurgo oculista austriaco.
Il dott. Martin Dirisamer, rinomato medico chirurgo oculista di Linz (Austria), ha scelto di sottoporsi al trattamento SMILE, nonostante fosse un candidato ideale per la PRK, per i vantaggi legati a questa nuova tecnica refrattiva. Grazie alla tecnica ReLEx SMILE si riesce ad ottenere un’integrità strutturale corneale maggiore, un recupero visivo più rapido rispetto alla PRK nelle prime 24 ore ed un comportamento più prevedibile nei pazienti affetti da miopie severe.
La mia storia: come ho eliminato la miopia e l’astigmatismo.
Crescendo ho sempre avuto il bisogno di indossare occhiali o lenti a contatto. Per capire quanto la miopia e l’astigmatismo abbiano un impatto negativo sulla vita quotidiana, soprattutto in età giovanile, è sufficiente pensare a questo stato di dipendenza. Per non parlare poi delle innumerevoli volte in cui chi è un portatore d’occhiali, nonostante il prezzo pagato per una bella montatura di design, ha l’impulso di lanciarli fuori dalla finestra; l’agonia quotidiana di svegliarsi con gli occhi arrossati ed irritati per essersi dimenticati di togliere le lenti a contatto la sera prima e la sfida di fare sport con occhiali con lenti spesse come il fondo di una bottiglia o lenti a contatto con il terrore constante di perderle nell’azione. Durante gli ultimi anni d’università la mia miopia si è stabilizzata ed ho cominciato a prendere in considerazione seriamente la possibilità di sottopormi ad un trattamento di chirurgia refrattiva laser. Poi nel corso della specialistica in oculistica e della mia carriera ho eseguito diversi interventi a carico del segmento anteriore. Inoltre mi sono occupato di chirurgia refrattiva laser, nello specifico di LASIK e PRK ed ero pertanto preparato sulla chirurgia corneale. L’evento che mi ha convinto che era ora di liberarmi delle lenti a contatto ed occhiali è avvenuto 2 anni fa.
Un mio collega, un chirurgo proveniente da un dipartimento di chirurgia traumatica e ricostruttiva in Austria, è venuto a chiedere un consulto da noi. Nonostante facesse un uso quotidiano e consapevole di lenti a contatto, durante un turno di notte si era dimenticato di togliersele. Nei giorni successivi aveva cominciato ad avvertire un forte dolore a carico di uno degli occhi che appariva molto arrossato, e, nonostante il trattamento per settimane con terapia antibiotica locale, non vi era stato alcun miglioramento. Dopo diverse agonizzanti settimane gli diagnosticammo una cheratite da Acanthamoeba e fummo costretti ad eseguire una keratoplastica per salvare l’occhio con conseguenze devastanti per il mio collega: dolori lancinanti, una vista molto compromessa, ed il terrore di non poter più esercitare come chirurgo con un solo occhio realmente funzionante.
In quel momento ho realizzato che tutto ciò avrebbe potuto succedere a me!
Dopo aver assistito all’incubo vissuto dal mio collega, ho deciso di scegliere la nuova tecnica di chirurgia refrattiva minimamente invasiva ReLEx SMILE rispetto alla PRK anche se il mio difetto all’occhio di sinistro di -8.5 diottrie ricadeva nei parametri di sicurezza per questa operazione. L’intervento é stato un successo: dopo il trattamento ho mantenuto un buon spessore stromale di circa 270μm in entrambi gli occhi, ricordiamo che maggiore è lo spessore corneale minore è la possibilità di avere problematiche a carico della cornea stessa, e dato che questa procedura non si avvale della creazione di un “flap” la stabilità biomeccanica è stata anticipata con conseguente riduzione di eventuali complicanze legati a traumatismi futuri. Ho preferito quest’approccio mini-invasivo sia come paziente, dato che riduce l’incidenza d’infezioni, che come chirurgo, vista la velocità e semplicità d’esecuzione. Nella nostra clinica i risultati della ReLEx SMILE sono stati molto positivi ed il numero di casi in cui è stato necessario un ritocco sono inferiori all’ 1%.
Fonte: Ocular Surgery News U.S. Edition, December 10, 2015 Martin Dirisamer, MD, PhD, FEBO
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