PRK
Una soluzione sicura, affidabile ed universalmente riconosciuta per la correzione dei difetti visivi. È una tecnica consolidata che rappresenta ancora oggi un’ottima soluzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser.
La PRK (Photo-Refractive Keratectomy), da oltre 30 anni tecnica consolidata e la prima ad essere stata approvata in America dall’FDA, rappresenta ancora oggi una grande opzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser più all’avanguardia (ReLEx SMILE, FemtoLASIK).
La PRK è una tecnica efficace che si avvale dell’uso del laser ad eccimeri per rimodellare la curvatura della cornea e correggere il disturbo visivo. Viene eseguita rimuovendo l’epitelio (parte superficiale della cornea) ed applicando un unico laser sulla parte anteriore della cornea per modificare la sua curvatura.
La PRK è una tecnica di precisione straordinaria di grande stabilità e riproducibilità.
XTRA
Con la nuova tecnica Xtra è possibile usare la PRK anche nei casi in cui i pazienti presentano caratteristiche anatomiche al limite, come cornee sottili o irregolarità corneali o se il trattamento rischia di raggiungere livelli di ablazione elevati con cornee residue ai limiti consentiti dai normogrammi.
Che cosa aggiunge Xtra a un trattamento classico?
È un metodo anche noto come “fotodinamica corneale”, una terapia parachirurgica che ha come obiettivo quello di aumentare la connessione fra le fibre che compongono la cornea e la loro resistenza. In questo modo il tessuto garantisce minori rischi di cedimento corneale negli anni e maggiore stabilità refrattiva.
XTRA prevede una prima fase di impregnazione della cornea, con l’ausilio di un collirio a base di riboflavina, la vitamina B2; questo passaggio dura per occhio 10 minuti. Si procede poi alla fase di irradiazione che dieci minuti e che prevede l’esposizione del tessuto corneale a un fascio laser di raggi ultravioletti di tipo A (UVA) a basso dosaggio. Grazie all’azione combinata della vitamina B2 e dei raggi UVA si ottiene un aumento dei ponti molecolari che conferiscono maggiore resistenza agli strati più interni della cornea, rendendola più rigida e meno soggetta al processo di sfiancamento.
La tecnica PRK
La PRK è indicata per miopia, astigmatismo ed ipermetropia lieve ed è adatta per pazienti con cornee sottili o che presentano particolari anomalie corneali. Il Dr Angelo Appiotti, con oltre 30 anni di esperienza, all’avanguardia nel trattamento laser dei disturbi visivi per pazienti e sportivi professionisti rappresenta lo stato dell’arte in campo europeo della chirurgia refrattiva. È uno dei maggiori chirurghi esperti della tecnica PRK con oltre 10.000 occhi trattati.
Le fasi della tecnica PRK
Alcune gocce di collirio anestetico vengono instillate per disinfettare la regione oculare prima che il paziente sia posizionato sotto al laser ad eccimeri.
L’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) viene asportato mediante una micro spazzola.
Il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile secondo il difetto visivo.
Alla fine dell’intervento vengono messe delle gocce antibiotico-cortisoniche
Sulla cornea rimodellata viene applicata una lente a contatto protettiva terapeutica per favorire la ricrescita epiteliale.
Chi è il candidato ideale?
Il candidato ideale per la tecnica laser PRK è un individuo sano con aspettative realistiche dei risultati.
- età maggiore di 18 anni
- errore di rifrazione stabile da oltre un anno e miopia fino a -10 diottrie a seconda dello spessore corneale, astigmatismo miopico ed ipermetropico fino a 2-3 diottrie ed ipermetropia fino al max. 2 diottrie
- assenza di secchezza oculare moderata-grave, irregolarità oculari, cataratta, allergie, malattie degenerative e autoimmuni
- assenza di malattie oculari (occhio secco, glaucoma, cheratocono) e malattie sistemiche
I vantaggi PRK
- tecnica più agevole per il chirurgo
- tecnica meno “stressante” per il paziente
Recupero visivo
L’epitelio ricresce e ricopre l’abrasione corneale in 3-4 giorni durante i quali l’occhio deve rimanere protetto da una particolare lente a contatto morbida per agevolare la prima fase di guarigione. Il ripristino di buona visione avviene in 2-3 giorni fino alla rimozione delle lenti a contatto protettive.
La rigenerazione della cornea è tuttavia piuttosto dolorosa ed irritante, anche se questo processo di guarigione, che prosegue per mesi dopo l’intervento chirurgico, è indicativo di un’operazione di successo. La riepitelizzazione finale dipende soprattutto dalla singola cicatrizzazione e dalla reazione biologica, che viene gradualmente controllata dal medico chirurgo che ha effettuato l’intervento.
Il paziente durante questo periodo può avvertire anche una sensazione di corpo estraneo e fotofobia, disagi che tendono a diminuire progressivamente.
La PRK come le altre metodiche deve essere effettuata in contemporanea nei due occhi al fine di ridurre il dolore ed il tempo di recupero visivo e sociale.
Possibili rischi e complicanze PRK
La PRK gode di un eccellente profilo di sicurezza e le complicazioni si verificano in meno del 5% dei casi. Come in tutte le procedure di chirurgia laser, infatti, esiste il rischio che possano insorgere degli effetti collaterali temporanei o permanenti, raramente gravi, come la cheratocongiuntivite secca, erosioni od episodi di fotofobia che nella maggior parte dei casi, regrediscono entro 6 mesi dopo l’intervento. Un altro fenomeno in diminuzione con l’introduzione di laser di ultima generazione è l’opacità corneale anomala (haze) che può manifestarsi dagli 8 ai 12 mesi dopo l’intervento. Tale situazione può essere risolta mediante terapia cortisonica per via topica (collirio) o nei casi più ostinati mediante una tecnica laser denominata PTK.
Prenota una visita per PRK
Il Dottor Appiotti opera in cliniche di eccellenza chirurgica Vista Vision di Milano e Verona. Se vuoi prenotare una visita per valutare la tua idoneità al trattamento laser del tuo disturbo visivo contatta il numero verde o via e-mail