Tornare a vedere la pallina
Alessandro P. 57 anni, commercialista ma soprattutto grande golfista. Mi ha dato il permesso di raccontare la storia di come abbiamo curato la sua cataratta associata al glaucoma e di come è tornato a godersi la vita (e la vista).
Prima dell’intervento
Alessandro è un grande golfista da sempre, ha iniziato a giocare a 8 anni e tuttora ha 3 di handicap, quindi parliamo di un altissimo livello golfistico.
Affetto da una miopia elevata con astigmatismo da sempre alla quale si è aggiunta la diagnosi
di glaucoma ad entrambi gli occhi diagnosticato dopo i 40 anni.
Non ha mai portato lenti a contatto, ma solo occhiali: normali fino ai 40 anni, poi, con l’arrivo della presbiopia, multifocali.
L’inizio di una cataratta, negli ultimi anni, gli ha drasticamente compromesso la visione; gli occhiali multifocali non bastavano più, nel lavoro, per non parlare del golf. Pur continuando a fare gare Master per il mondo non riusciva più a seguire il volo della pallina a vedere bene nelle varie situazioni metereologiche (sole, nuvolo, pioggia) a restare concentrato ma soprattutto non era più a suo agio nella lettura del green col putter.
Se ti trovi in una simile situazione puoi capire lo stato d’animo: confusione visiva totale ancora in giovane età con mille passioni, quindi psicologicamente perdita di attenzione e sicurezza, quasi fosse un segnale d’invecchiamento in chi vecchio non è e fa di tutto per non esserlo.
Parlando dei vantaggi e degli svantaggi dell’intervento con l’illustrazione di tutte le IOL a disposizione, Alessandro ha accettato subito la soluzione definitiva optando per l’introduzione di una EDOF torica per eliminare definitivamente ogni difetto refrattivo (miopia astigmatismo e presbiopia).
L’intervento
Ho effettuato un intervento combinato di cataratta e di glaucoma, usando una EDOF torica multifocale per correggere una cataratta associata a 7 diottrie di miopia e 2 di astigmatismo.
Nel giro di una settimana aveva recuperato una vista di 13/10 da lontano, la capacità di vedere bene il computer (visione intermedia) ed anche lo smartphone o un menu (visione vicina), senza alcun occhiale e con una pressione oculare ridotta di 3 mmHG, quindi con un vantaggio terapeutico di non poco conto che ha permesso di ridurre la posologia della terapia locale anti-glaucomatosa.
Il ritorno sul campo da golf
La prima volta che ha rimesso piede in un campo da golf, senza occhiali, Alessandro è rimasto stupito, sbalordito e quasi incredulo per la proporzione degli oggetti (più grandi rispetto alla visione che danno lenti negative da miope elevato) per la percezione di colori mai visti cosi nitidi prima, per la profondità di campo e per un campo visivo amplificato per mancanza della montatura degli occhiali. Avendo sempre giocato con gli occhiali non aveva mai goduto della visione laterale, ostacolata dalla montatura.
Risultato finale
A distanza di 15 gg dall’operazione Alessandro guida, gioca a golf, lavora sul computer e legge il telefono (le 3 distanze visive fondamentali) senza aver più bisogno di occhiali.
E la pallina va dove deve andare.
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