Vedere il mondo per la prima volta
Quando Diego C. è arrivato da me, mi sono subito reso conto della complessità del suo caso. Agricoltore di 47 anni, affetto da miopia dall’età di sei anni, Diego aveva sviluppato una miopia molto elevata con una significativa anisometropia, ossia con un occhio molto più miope dell’altro. Sono felice di potervi raccontare la sua storia e di come il mio lavoro ha permesso un netto miglioramento della qualità di vita di Diego.
Prima dell’intervento
Diego non aveva mai portato lenti a contatto per vari motivi, utilizzando solo occhiali spessi e pesanti con correzioni parziali. Questa situazione lo costringeva a svolgere le sue attività quotidiane con notevoli difficoltà, ad esempio leggendo il giornale a soli 5 cm di distanza dagli occhi. Quando Diego è venuto a trovarmi, mi ha raccontato delle difficoltà che affrontava, soprattutto con l’aggiunta della presbiopia.
Diego aveva un sogno chiaro: eliminare completamente gli occhiali, utilizzandoli solo per attività ravvicinate come leggere o tagliarsi le unghie. La sua professione all’aperto rendeva l’uso degli occhiali particolarmente scomodo, quindi ha accettato con entusiasmo la mia proposta, chiedendo di operare entrambi gli occhi nella stessa seduta per ridurre al minimo i disagi e tornare al lavoro il prima possibile.
L’intervento
Dopo un’attenta analisi, gli ho proposto un intervento chirurgico di sostituzione del cristallino mediante facoemulsificazione, spiegandogli che questa procedura avrebbe potuto migliorare significativamente la sua qualità della vita.
L’intervento è stato eseguito con successo e già al primo controllo post-operatorio del giorno dopo, aveva già una vista naturale di 7-8/10, una visione che Diego non aveva mai avuto neanche con gli occhiali.
Risultato finale
Una settimana dopo l’intervento, la sua vista era migliorata ulteriormente, arrivando a 10/10. Tuttavia, Diego mi ha confidato che la prima settimana era stata un’esperienza traumatica e sconvolgente.
Scopriva colori mai visti così vivi e intensi, le dimensioni della fattoria e degli ambienti di lavoro apparivano più luminose e grandi e le proporzioni e le distanze erano completamente diverse da prima, al punto da non sentirsi sicuro nel manovrare il trattore. Nonostante questo shock iniziale, con il tempo e l’allenamento visivo, Diego ha riacquistato sicurezza, diventando più attivo e meno stanco.
Alla fine, Diego ha scoperto cosa significa avere una vista normale, rendendosi conto di quanto la sua visione alterata e sottocorretta lo avesse limitato in passato. Vederlo felice e soddisfatto del risultato dell’intervento è stata una grande soddisfazione anche per me come chirurgo.
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