Come scegliere l'oculista

Nella storia della chirurgia il caldo ed il sole hanno sempre rappresentato un fattore di rischio per una corretta guarigione delle ferite chirurgiche. Questo ha fatto si che, nell’immaginario collettivo, si sia creata un’associazione tra l’estate e l’impossibilità di sottoporsi ad un intervento. Tuttavia i rischi e le complicanze oggi si sono ridotte grazie a procedure e protocolli che permettono di ottenere ottimi risultati a prescindere dal fattore ambientale e questo vale per gran parte delle specialità chirurgiche tra cui la chirurgia refrattiva.
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Chi è arrivato a leggere questa pagina ha probabilmente già iniziato la ricerca che spinge una persona con un problema di vista a cercare una soluzione, una ricerca che parte dal difetto visivo per trovare, approfondire e valutare la tecnica migliore, caso per caso.
Questo almeno è il percorso ideale, quello che auguro a ogni paziente, mio o dei colleghi: trovare lo specialista giusto e, all’interno della specializzazione, il professionista adatto alle proprie esigenze è di grande importanza per l’efficacia della cura.

Pensare che l’oculista sia un tuttologo, capace di padroneggiare ogni tecnica, mette la nostra vista a rischio, portandoci spesso a scegliere usando solo criteri pratici (vicinanza, velocità, disponibilità) o economici.

È quello che succede, per esempio, quando invece che dal difetto visivo si parte da una tecnica e si cercano informazioni o specialisti legati a quella e solo a quella, invece di affidarsi a un medico che, partendo da una diagnosi, identifica la tecnica chirurgica migliore, caso per caso.A volte mi capita, per esempio, di consigliare a un paziente, venuto in studio per una prima visita, di sentire un collega con specializzazioni diverse dalla mia e più adatte al caso specifico.

Chiedo sempre ai miei pazienti come sono arrivati, ascolto volentieri le loro storie, e, dalle risposte, ho sentito l’esigenza di chiarire le differenze tra i vari professionisti che hanno scelto di dedicare la loro vita alla cura della vista.

Che differenza c’è tra oculista, ottico e optometrista?

Esiste molta confusione tra oculista e oculista ma anche tra ottico, optometrista e oculista. Per questo, per evitare errori che possono avere conseguenze anche drammatiche, mi sono preso dieci minuti per eliminare ogni possibile equivoco.

  • L’oculista è un medico, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato nel trattamento medico e chirurgico delle malattie oculari. Per diventare oculista si studia per molti anni: sei di medicina e quattro di specializzazione. E non è finita: molti medici continuano a studiare per approfondire aree specifiche dell’oculistica, come la chirurgia delle palpebre, del segmento anteriore, o sulle malattie della retina o, come nel mio caso, la chirurgia refrattiva. Dopo aver studiato e aver fatto esperienza l’oculista è preparato per riconoscere e trattare le malattie e i disturbi dell’apparato visivo, utilizzando farmaci e, quando serve, procedure invasive. L’oculista, inoltre, prescrive occhiali e lenti a contatto.

  • L’ optometrista ha seguito un diploma triennale (non é un corso di laurea) e può misurare la vista allo scopo di prescrivere occhiali, ma non ha frequentato una scuola di medicina. Non è preparato per diagnosticare malattie sistemiche e nemmeno dell’apparato visivo. Non è un medico e non può prescrivere medicine e tantomeno eseguire procedure chirurgiche.

  • L’ottico mette a punto, consiglia e vende occhiali, ma non dovrebbe né fare l’esame della vista né prescrivere occhiali, eseguire esami oculari, né trattare malattie.

Un’ultima nota: non è più vero, come un tempo, che il cosiddetto “Dottor Google” rischia di farci prendere decisioni sbagliate; io investo molto tempo e molta attenzione nel rendermi rintracciabile da chi ha bisogno di me, usando le parole chiave giuste ed evitando di fare promesse poco credibili. Uso volentieri anche Facebook e Instagram sempre con lo stesso spirito: aiutare chi ha deciso di agire e risolvere un difetto visivo cercando uno specialista in grado di aiutarlo.

Prenotare la prima visita

Se pensate che io possa essere il chirurgo giusto a cui affidare la correzione del vostro difetto visivo la prima visita è di fondamentale importanza per una diagnosi precisa e la scelta della tecnica chirurgica migliore, caso per caso. Prima di farlo vi consiglio di visitare le sezioni del sito pensate per approfondire difetti e tecniche: prometto che non interrogo!

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