Come scegliere l’oculista
Chi è arrivato a leggere questa pagina ha probabilmente già iniziato la ricerca che spinge una persona con un problema di vista a cercare una soluzione, una ricerca che parte dal difetto visivo per trovare, approfondire e valutare la tecnica migliore, caso per caso.
Questo almeno è il percorso ideale, quello che auguro a ogni paziente, mio o dei colleghi: trovare lo specialista giusto e, all’interno della specializzazione, il professionista adatto alle proprie esigenze è di grande importanza per l’efficacia della cura.
Pensare che l’oculista sia un tuttologo, capace di padroneggiare ogni tecnica, mette la nostra vista a rischio, portandoci spesso a scegliere usando solo criteri pratici (vicinanza, velocità, disponibilità) o economici.
È quello che succede, per esempio, quando invece che dal difetto visivo si parte da una tecnica e si cercano informazioni o specialisti legati a quella e solo a quella, invece di affidarsi a un medico che, partendo da una diagnosi, identifica la tecnica chirurgica migliore, caso per caso. A volte mi capita, per esempio, di consigliare a un paziente, venuto in studio per una prima visita, di sentire un collega con specializzazioni diverse dalla mia e più adatte al caso specifico.
Chiedo sempre ai miei pazienti come sono arrivati, ascolto volentieri le loro storie, e, dalle risposte, ho sentito l’esigenza di chiarire le differenze tra i vari professionisti che hanno scelto di dedicare la loro vita alla cura della vista.
Che differenza c’è tra oculista, ottico e optometrista?
Esiste molta confusione tra oculista e oculista ma anche tra ottico, optometrista e oculista. Per questo, per evitare errori che possono avere conseguenze anche drammatiche, mi sono preso dieci minuti per eliminare ogni possibile equivoco.
- L’oculista è un medico, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato nel trattamento medico e chirurgico delle malattie oculari. Per diventare oculista si studia per molti anni: sei di medicina e quattro di specializzazione. E non è finita: molti medici continuano a studiare per approfondire aree specifiche dell’oculistica, come la chirurgia delle palpebre, del segmento anteriore, o sulle malattie della retina o, come nel mio caso, la chirurgia refrattiva. Dopo aver studiato e aver fatto esperienza l’oculista è preparato per riconoscere e trattare le malattie e i disturbi dell’apparato visivo, utilizzando farmaci e, quando serve, procedure invasive. L’oculista, inoltre, prescrive occhiali e lenti a contatto.
- L’ Optometrista ha seguito un diploma triennale (non é un corso di laurea) e può misurare la vista allo scopo di prescrivere occhiali, ma non ha frequentato una scuola di medicina. Non è preparato per diagnosticare malattie sistemiche e nemmeno dell’apparato visivo. Non è un medico e non può prescrivere medicine e tantomeno eseguire procedure chirurgiche.
- L’Ottico mette a punto, consiglia e vende occhiali, ma non dovrebbe né fare l’esame della vista né prescrivere occhiali, eseguire esami oculari, né trattare malattie.
Un’ultima nota: non è più vero, come un tempo, che il cosiddetto “Dottor Google” rischia di farci prendere decisioni sbagliate; io investo molto tempo e molta attenzione nel rendermi rintracciabile da chi ha bisogno di me, usando le parole chiave giuste ed evitando di fare promesse poco credibili. Uso volentieri anche Facebook e Instagram sempre con lo stesso spirito: aiutare chi ha deciso di agire e risolvere un difetto visivo cercando uno specialista in grado di aiutarlo.
Prenotare la prima visita
Se pensate che io possa essere il chirurgo giusto a cui affidare la correzione del vostro difetto visivo la prima visita è di fondamentale importanza per una diagnosi precisa e la scelta della tecnica chirurgica migliore, caso per caso. Prima di farlo vi consiglio di visitare le sezioni del sito pensate per approfondire difetti e tecniche: prometto che non interrogo!
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