La passione per il nuoto pinnato: la storia di Erika

Erika C., 36 anni, è una commessa di Auronzo di Cadore con una grande passione per il nuoto pinnato. Questa è la su storia.
Prima dell’intervento
Ogni mattina Erika si alza alle cinque, si prepara e si immerge in piscina dalle sei alle sette, per poi affrontare un’ora di macchina verso Cortina, dove lavora tutto il giorno.
Affetta da una miopia media di quasi tre diottrie, Erika utilizzava sia occhiali che lenti a contatto. Tuttavia, la sua routine quotidiana stava diventando sempre più complicata. Indossare le lenti a contatto sin dalle prime ore dell’alba fino a sera rappresentava un grande disagio: circa 16-18 ore al giorno con le lenti non solo erano faticose, ma aumentavano anche il rischio di secchezza oculare e fastidi.
Inoltre, nuotare senza correzione visiva non era un’opzione: la mancanza di una messa a fuoco chiara le provocava mal di testa e un senso di disorientamento. Erika desiderava vivere la sua passione per il nuoto e affrontare le sue giornate di lavoro con maggiore libertà, senza il peso delle protesi visive.
L’intervento
Dopo una visita oculistica approfondita, abbiamo deciso insieme di procedere con la tecnica FemtoLASIK, una soluzione ideale per la sua miopia. Questa tecnica permette una correzione precisa del difetto visivo, garantendo un recupero rapido e senza dolore.
L’intervento è stato breve e sicuro, e già dal giorno successivo Erika aveva raggiunto un’acuità visiva di 15/10, superiore alla norma. La FemtoLASIK si è rivelata la scelta perfetta per consentirle di tornare immediatamente alla sua routine quotidiana senza limitazioni.
Risultato finale
Oggi Erika può svegliarsi alle cinque, tuffarsi in piscina, fare la doccia, guidare fino a Cortina, lavorare tutto il giorno e poi magari uscire la sera con gli amici, tutto con i suoi occhi, senza alcuna lente a contatto o occhiali. La sua libertà visiva è totale, e la sua vista è addirittura superiore alla norma.
La sua storia è un esempio di come la chirurgia refrattiva possa migliorare non solo la qualità della vista, ma anche la qualità della vita. Grazie alla correzione definitiva del suo difetto visivo, Erika può vivere ogni momento con maggiore energia e serenità, dedicandosi alla sua passione per il nuoto e affrontando le lunghe giornate lavorative senza compromessi.

La praticità nella vita quotidiana: la storia di Giuseppe
A volte la scelta di migliorare la propria vista non nasce da esigenze straordinarie, ma…

La qualità e la professionalità non hanno prezzo: la storia di Nicolas
Questa è la storia di Nicolas T., un ragazzo di 23 anni e carpentiere di…

Il problema della presbiopia nei miopi elevati: la storia di Serena
La presbiopia è un difetto visivo fisiologico che si manifesta tipicamente dopo i 40-45 anni,…